[John Doe] Discussione Generale

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rensel
00lunedì 27 giugno 2005 14:12
Visto che mi e' stato chiesto, apro una discussione generale riguardo a John Doe, il fumetto formato Bonelli dell'Eura Editoriale, giunto ormai al numero 25 e che io (e anche altri, fra cui Lk e manzpker, a quanto pare) ho seguito fin dal primo.

Dunque, qualche premessa... il protagonista, John Doe, e' il braccio destro di Morte, l'originale, la donna con la falce. Amministra infatti la Trapassati Inc, una vera e propria azienda con dipendenti al proprio servizio, che si occupa di organizzare l'effettivo avvenimento dei decessi come stabiliti dalle "Alte Sfere". Le quattro entita' che presiedono la Trapassati sono, naturalmente, i quattro Cavalieri dell'Apocalisse: Morte, Guerra, Fame e Pestilenza, ciascuno dei quali incarnatosi in un avatar adatto al ruolo.
Nel nuovo lavoro di John tutto sembra filare a gonfie vele, finche' non scopre l'esistenza del "Progetto Omega". I quattro cavalieri, infatti, a corto di effetti speciali per l'Apocalisse, hanno infatti deciso di mantenere in stato di "non-morte" alcune persone notevoli (guerrieri, politici, artisti) perche' li aiutino a rendere la fine del mondo un evento memorabile. Questo, tuttavia, ha causato un buco enorme nel bilancio, che la dama ha deciso di pareggiare con la morte di gente non destinata a questa fine.
John decide che tutto questo va contro l'etica del suo lavoro, rassegna tacitamente le dimissioni, ruba la Falce dell'Olocausto (l'unica che permetta a Morte di uccidere in massa) e fugge.
Qui comincia la serie.

Tutti i numeri sono stati sceneggiati da due soli autori: Lorenzo Bartoli (chi qui non conosce altri suoi lavori magari ricordera' che ha scritto i testi di un numero di Monster Allergy) e Roberto Recchioni. Inoltre, tutte le copertine sono state realizzate dal bravissimo Massimo Carnevale - alcune di queste valgono da sole il prezzo dell'albo.

Nelle intenzioni degli autori la serie si snoda in cicli di 24 numeri, a loro volta intervallati da un qualche avvenimento cruciale nel 12°. Date queste informazioni, capirete che la seconda stagione e' cominciata appunto questo mese. Per chi fosse interessato a recuperare i numeri finora usciti, visto che e' una discussione generale, commentero' brevemente ciascuno di questi.

1. La morte, l'universo e tutto quanto
E' il primo numero e dovrebbe bastare questo a comprarlo. Purtroppo non l'ho trovato brillante, ma d'altronde soffre del dover presentare una situazione cosi' complessa in poche pagine. I disegni di Mammuccari non mi fanno impazzire.

2. Brillano nel buio
Decisamente poco attraente, per essere un numero 2. Non mi stupisce che abbia fatto desistere manfroze. Storia inutile; belli i disegni di Venturi, anche se non amo il suo stile.

3. Legàmi
Numero importante, da avere, se non altro perche' affronta il passato di John Doe. La serie arranca ancora ma sta partendo. Ottima prestazione dell'incognita Manunta.

4. Il mare dentro
Bellissimo numero. Storia molto poetica e suggestiva. Compare il personaggio di Hank the Junk, uno dei migliori nella serie. Purtroppo una trama cosi' delicata non e' supportata dai disegni, freddi e impersonali.

5. Io conosco JD
Uno dei miei numeri preferiti. I cavalieri dell'apocalisse narrano le loro esperienze con John. Il soggetto puo' sembrare debole ma la sceneggiatura e' scorrevole e intrigante. Disegni di Burchielli, il mio disegnatore preferito nella serie.

6. Nelle fauci della follia
Metafumetto. John Doe e' davvero quello che abbiamo conosciuto, oppure e' semplicemente un pazzo, che si immagina le sue esperienze mentre in realta' si trova all'interno di un manicomio? Le ultime pagine, troppo autoreferenziali, rovinano pero' una bellissima idea. I disegni possono piacere o non piacere, a me, personalmente, non piacciono.

7. Qualcosa sulla strada
Il primo di una serie di numeri riempitivi, in cui nelle intenzioni degli autori John Doe compie un viaggio fra i miti urbani sulle strade degli Stati Uniti. Inutile, disegni statici.

8. Hollywood brucia
Anche questo numero rientra nel filone di cui ho parlato sopra. Un altro numero che si sarebbero potuti risparmiare. Tornano i disegni di Walter Venturi.

9. Crocevia
Numero importante. Appare il personaggio di Autumn Jones, scelta da Morte per sostituire John Doe nel ruolo di direttore della Trapassati Inc, nonche' quello di Fato - la prima Alta Sfera che incontriamo. Brava Elisabetta Barletta.

10. Il re del mondo
Un altro numero del filone riempitivo. In se' non e' neanche pessimo, ma i disegni di Alessio Fortunato mi sono insopportabili alla vista.

11. Gli avvoltoi hanno fame
Numero in se' inutile ma straordinariamente divertente. Da comprare anche solo per vedere Tito Faraci che, armato della katana dei Templari Guerrieri di Elvis, decima gli zombie che imperversano in una cittadina messicana. Disegni di Davide Gianfelice, il migliore accanto a Burchielli - adoro il suo stile a meta' fra il realistico ed il disneyano!

12. Morte di un piccolo dio
Numero da avere assolutamente. Tornano i disegni di Burchielli e per la prima volta dal numero 1 John Doe e Morte si trovano faccia a faccia per volonta' delle Alte Sfere. Irresistibile la caratterizzazione del Dio dei Luoghi Comuni, poetico il finale.

13. Lasciali sanguinare
Riempitivo, quattro famosi pistoleri non-morti danno la caccia a John Doe che per accordo con Morte ha fatto finta di sparire dalla circolazione per una tregua di un mese. Bello il personaggio del pistolero senza nome.

14. Guerra!
Numero brioso. Storia che deve non poco a "Bowling for Columbine" di Michael Moore, che d'altronde appare in una vignetta. Tornano i disegni di Manunta.

15. Pestilenza!
Uno dei miei numeri preferiti. Bell'approfondimento della solitudine di Pestilenza, che si rende conto del fatto che John Doe sia stato l'unico in vita sua a dargli qualcosa di simile all'amicizia. Purtroppo l'ho perso da qualche parte.

16. Fame!
Riempitivo e inutile, mentre nei precedenti due numeri i cavalieri dell'apocalisse erano in effetti messi in primo piano ed i loro caratteri approfonditi con Fame questo non accade.

17. Regine di Cuori
Altro bel numero: due entita', Morte e Tempo, e due donne, Autumn e Chase, parlano del loro rapporto con John Doe. Le prime due non riescono a liberarsi dal pensiero di lui, e si trovano spaesate nel vedere che le "vere" donne lo trovano trascurabile.

18. Tempo fuori sesto
Numero dalla trama assolutamente geniale, pieno dei paradossi temporali che a noi Pker dovrebbero essere cari. Sfortunatamente e' disegnato da Fortunato, per nulla migliorato rispetto al numero 10.

19. Jingle Bells Rock
Evidentemente Bartoli e Recchioni hanno deciso di far disegnare a Gianfelice tutti i numeri piu' divertenti. In questo c'e' addirittura Babbo Natale, agente delle Alte Sfere, che non esita a massacrare i non-morti. Ah, c'e' anche la bomba atomica.

20. Il mondo ha bisogno d'amore
Numero carino, anche se poco utile ai fini della trama. La copertina, assolutamente pulp, merita il prezzo.

21. Morte in Diretta
Altro metafumetto, assolutamente geniale. Stavolta Bartoli e Recchioni non si limitano a sceneggiare ma partecipano alla trama; alla fine Recchioni viene pure ucciso da Morte. La copertina con le caricature dei due e' genialerrima. Interessanti i disegni di Rosenzweig.

22/23. Cinque cuori di pietra / Il giannizzero nero
Numeri crossover con Dago, disegnati entrambi da Walter Venturi. Sinceramente, nulla di particolare. Il primo e' straordinariamente inutile, il secondo si salva con il finale che conduce al termine del primo ciclo.

24. Il gioco di Morte
Numero conclusivo del primo ciclo. Non vi svelo nulla sulla trama. Bartoli e Recchioni si mostrano incredibilmente abili a far quadrare tutti i conti, alla fine, e risolvere dubbi e incongruenze che assillavano da tempo. I disegni, per la mia gioia, sono di nuovo di Burchielli.

Commentare tutti i numeri e' stata una faticaccia, e non sono certo che servira' nemmeno ad invogliarvi. Spero che almeno apprezziate il fatto che abbia aperto una discussione generale degna del nome.

In conclusione - io vi consiglio di recuperare tutto. John Doe e' probabilmente la serie con le prospettive piu' interessanti nel panorama simil-bonellide italiano attuale, e l'idea di strutturarla in cicli dovrebbe garantirle una certa longevita'. Vedremo se con la seconda stagione (il cui primo numero e' attualmente in edicola) riusciranno a soddisfarci [SM=x68090]
stePKER
00mercoledì 29 giugno 2005 22:37
Devo dire, caro Rensel, che sei stato decisamente severo con i numeri per così dire "riempitivi". Sì, è vero, molti sono assolutamente inutili, ma il buon livello delle sceneggiature li rende comunque assolutamente leggibili (a parte rare eccezioni come l'8 o il 16).

Mi sento di risponderti comunque su alcune cose:

6. E' vero, le ultime pagine non sono proprio il massimo, ma tu come avresti risolto la situazione? Boh, comunque l'albo lascia un bel ricordo di se stesso. Ah, a me Accardi piace.

10. Mah, Fortunato a me non è dispiaciuto per niente. Ha un tratto leggero, fine; la costruzione delle vignette è precisa, dettagliata, ma comunque espressiva. Forse non sarà il massimo nella precisa caratterizzazione dei personaggi, ma è comunque un bravo disegnatore.

11. Guarda, qui siamo d'accordo: Gianfelice farà strada.

12. E anche qui: Burchielli è un dio.

18. Fortunato è perfetto per esprimere in pieno tutto ciò che di onirico c'è nella trama. Poi, a te non piace ed è un altro discorso, ma IMHO è adattissimo a questo numero.

20. A me 'sto numero non mi è piaciuto. Troppo forzate le varie liason che si sviluppano nel numero, e poi, boh, forse sono io, ma a me il "dio delle frasi dei cioccolatini", o quello che era, mi è parso un tantino una ca***ta.

24. Bel finale. Sì, nessun errore: Burchielli è proprio un dio.

Un bel sito, se volete saperne di più, è questo (ed è anche pieno di immagini inedite e spettacolari). Attenzione però: qua e là ci sono spoiler sulla seconda stagione che è appena iniziata.
LK
00mercoledì 29 giugno 2005 23:20

Scritto da: rensel 27/06/2005 14.12
Commentare tutti i numeri e' stata una faticaccia, e non sono certo che servira' nemmeno ad invogliarvi. Spero che almeno apprezziate il fatto che abbia aperto una discussione generale degna del nome.



Bravo, bravo *paccasullaspalla*
I numeri uno per uno non me li ricordo benissimo, quindi per dirmi d'accordo o meno con i primi giudizi mi toccherà riprenderli in mano...
Per ora, due cose sugli ultimi: i crossover con Dago saranno anche stati apprezzati dai lettori dell'Eura ma per me hanno avuto il sapore del contentino alla casa madre, senza una reale utilità e, sebbene abbia molto apprezzato la storia dell'ultimo numero della prima serie, i disegni mi son piaciuti molto poco: preferisco uno stile un po' più definito e "pulito"
La conclusione è quanto di più inaspettato potesse accadere (per me) [SM=x68119] [SM=x68110]
Ah, un'altra cosa: forse il 24 andava fatto un po' più lungo, in modo da riuscire a infilarci Tempo... è un peccato che non ci sia.

Più in generale, le idee e le sceneggiature speso attingono ad una certa cultura pop che tendo a gradire ma, forse proprio per questo, spesso i personaggi si ritrovano con dialoghi che sembrano poco spontanei, come se fossero consapevoli che li stanno "recitando"

Quanto alla seconda serie, ottima idea quella di ribattere le falci e farne una katana... per ora abbiamo visto poco, oltre alle John's angels, però non vedo perchè non possa essere una stagione tutto sommato buona come quella passata.
Il logo 2.0 è brutto.

[Modificato da LK 29/06/2005 23.28]

LK
00domenica 10 luglio 2005 18:16
#26 - Funerale Texano
...nel quale il Nostro Eroe comincia il suo lavoro andando a rimettere a posto una (quella che più gli fa comodo, per la precisione) delle anomalie lasciate da colei che lo ha preceduto;
...nel quale la nuova versione di Leonida la rende diversamente sensibile al fascino di John, andando poi a consolarsi facendo bisboccia con le sue colleghe;
...nel quale un po' tutti i quadri dirigenziali della Trapassati inc. mettono in pratica la mirabile arte dell'aggirar le regole;
...nel quale Morte continua a tessere le sue lungimiranti trame per la riconquista del potere sottrattole da John e la rovina di quest'ultimo.

L'impressione è che, nonostante vengano sviluppate tre linee narrative distinte, se non quattro (l'affaire Cardona, i passatempi di Leonida, Chase e Autumn, la questione da risolvere in Texas e, più marginalmente, le analisi a Morte e Pestilenza) e le scene d'azione occupino una buona quantità di spazio, quest'ultimo sia ripartito egregiamente, senza che qualcosa venga trascurato o narrato di fretta.
Insomma, un inizio a parer mio promettente per la seconda stagione...

[Modificato da LK 10/07/2005 18.17]

manfroze
00lunedì 11 luglio 2005 12:52
#26
Preso e letto. Delle varie sottotrame individuate da Lk non mi ha convinto troppo quella delle tre "John Doe's Angels", che mi è sembrata un po' buttata lì. Interessante invece John Doe che scopre i suoi "nuovi poteri", quasi come se fosse un Parker appena morso dal ragno (ehm). I disegni di Gianfelice mi sono piaciuti, tranne nell'interpretazione di Chase, che a volte confondevo con Autumn. Nell'introduzione gli autori parlano del rischio di cambiare lo status quo del protagonista, cosa abbastanza inedita in Italia... e mi sembra che correre questo rischio stia portando a buoni risultati, per ora.


[Modificato da manfroze 11/07/2005 12.56]

LK
00lunedì 11 luglio 2005 14:57

Scritto da: manfroze 11/07/2005 12.52
Preso e letto. Delle varie sottotrame individuate da Lk non mi ha convinto troppo quella delle tre "John Doe's Angels", che mi è sembrata un po' buttata lì.


Uhm... più che altro, parte da premesse un po' deboli: capisco che si sia voluto ribadire la bastardaggine di JD, ma le spettegolate e il rave a cui vanno a dire "io potrei fargli fare questo" "io quell'altro" per finire in rissa sarebbero completamente inutili se poi non generassero l'idea del "non morti ma strapazzati e molto" che diventa funzionale alla storia... quindi direi che va anche bene così.

(ah, infilare le dita nel naso a qualcuno per picchiarlo, sebbene l'abbia già visto altrove, è *bleah*)

Wago
00sabato 16 luglio 2005 17:12
Basta dare al proprio eroe una katana, e tutti si sentono Tarantino
Non che ci sia qualcosa di male, in questo. Ma e' impossibile non pensare a Kill Bill (o Sin City) con una sequenza finale del genere.
Tra le tante osservazioni possibili, che sostanzialmente coinciderebbero con quelle di Manfroze e Lk (concordo in particolare riguardo alla poco naturalezza della sotto-trama riguardo ai delirii di onnipotenza delle "Angels"), vorrei espirimere ammirazione per i disegni di Gianfelice: netti, precisi, accattivanti. Purtroppo e' vero che, sia le espressioni sia i tratti dei personaggi femminili (sto parlando del viso) non sono delle migliori.
Un buon numero, scritto bene. Nulla di strabiliante, ma piu' che sufficiente a convincermi ad andare avanti.
stePKER
00domenica 17 luglio 2005 18:44
Sì, sì, numero molto carino.

Inquietante il piccolo Mordred che già comincia a sviluppare una volontà propria (ed è lungo solo un pugno di centimetri [SM=x68122] ). Molto curioso di vedere cosa ci riserverà il bambino prodigio, la cui nascita avverrà fra 5 mesi illustrata dalla brava Elisabetta Barletta. Intanto torna Tempo e di questo non posso che essere felice [SM=x68091]

EDIT: Ah, e quoto Froze: Gianfelice è bravo, ma anch'io confondevo spesso Chase e Autumn (che francamente speravo facessero qualcosina in più che darsi alla pazza gioia...)



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[Modificato da stePKER 17/07/2005 18.49]

LK
00domenica 14 agosto 2005 19:13
#27 - Un prezzo da pagare
...e che prezzo: ci sono da "rimuovere" le ultime anomalie lasciate dalla precedente Morte, ovvero un certo Cheap, sfruttatore di donne e giocatore d'azzardo, due matematici (Fermat e Goldbach) assoldati per mettere ordine nel caos ed infine Mia McLoud, la prima storia seria di John, a cui ha rinunciato per andare a lavorare per la Trapassati e salvarla da una malattia.
Continuando a non utilizzare il suo entourage, se non per fare battutine di dubbio gusto ed intervallare con un paio di tavole ogni tanto il filone principale della storia, John va ad eliminarli tutti di persona ma, per i primi 3, viene preceduto da qualcuno.
Questo nonsisabenechi (che all'inizio pare anche essere in grado di usare la katana della morte) che si palesa a casa di Mia, non è altro che lui stesso, o meglio una parte di lui capace di provare ancora sensi di colpa, probabilmente la parte più umana che gli è rimasta, che non aveva accettato la realtà degli omicidi compiuti da John.
Per tornare a una qualche normalità, John uccide il se stesso che vede solo lui (cosa che viene percepita dai suoi collaboratori) ma non sembra riuscire a disfarsene completamente, in quanto uccide Mia e anche uno scoiattolo che non c'entrava granchè, ma si ritrova (o almeno così sostiene lui) ancora coi sensi di colpa.

Insomma, questo vorrebbe essere un altro passo nella strada che porta alla spersonalizzazione di John nell'entità Morte, ma non si capisce bene quanto abbia funzionato, visto che una lacrimuccia alla fine gli scappa, o se abbia funzionato proprio per questo.
Nel frattempo, della ex-morte non si sa nulla, come pure di Pestilenza e Tempo (che non si vede da secoli, ormai) e il terzetto di collaboratrici non ha ancora fatto nulla di utile ma si può ancora dire che questi sono numeri "di assestamento" per il nuovo ordine delle cose, quindi si vedrà.
Per restare a questa, mentre le vicende personali dei matematici sembrano un po' stirate per riempire qualche pagina in più (che poteva essere usata per aggiungere tensione alla questione dell'ignoto assassino) tutto sommato la storia scorre bene e si fa leggere con una certa curiosità fino alla scoperta finale che non chiude comunque la questione.
I disegni di Giuseppe Manunta invece non mi sono piaciuti più di tanto, soprattutto per certe proporzioni corporee un po' sballate; buone le idee di non chinare i flashback e (anche se non mi è chiaro se ci sia un qualche legame) gli accenni a Van Gogh sparsi nei racconti e nella casa di Goldbach.
Ah, un'ultima cosa: bella copertina, come sempre, ma sembra che il naso di John abbia appena avuto un incontro ravvicinato con un ferro da stiro...

[Modificato da LK 16/08/2005 18.23]

stePKER
00martedì 16 agosto 2005 19:55
Quoto LK su tutto, e rilancio aggiungendo che:
1. Non vedo anch'io l'ora che ritorni Tempo, ma purtroppo dovremo aspettare fino a dicembre;
2. La copertina del prox numero è *spettacolo*, ma il titolo... boh, non è che mi sconfinferi troppo. Di lotte eroe-mostro ne abbiamo tutti fin sopra le doppie punte, ma speriamo che il sig. JD sappia sorprenderci ancora una volta.
LK
00martedì 16 agosto 2005 20:37
1. vabbè, almeno torna...
2. magari la bestia in questione non è lui: un bel numero su quel che sta combinando la fu Morte non guasterebbe mica.

3. e poi, da quando Autumn è diventata la febbre (come dice lei a pag 75), quando fino a due numeri fa era la scimmia ?

4. su Skorpio di questa settimana regalano un albetto contenente le prime due storie (complete) della Trapassati inc.

[Modificato da LK 18/08/2005 16.28]

stePKER
00giovedì 18 agosto 2005 18:55
Re:

Scritto da: LK 16/08/2005 20.37
3. e poi, da quando Autumn è diventata la febbre (come dice lei a pag 75), quando fino a due numeri fa era la scimmia ?




Lo stesso Recchioni ha ammesso l'erroere sul forum CravenRoad7, lo annunceranno al grande pubblico in uno dei prossimi numeri


Scritto da: LK 16/08/2005 20.37
4. su Skorpio di questa settimana regalano un albetto contenente le prime due storie (complete) della Trapassati inc.




Non è su Skorpio, ma su Lanciostory.



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[Modificato da stePKER 18/08/2005 18.58]

LK
00giovedì 18 agosto 2005 19:36
Ecco, appunto... quei robi dell'Eura non li distinguo (e, per dirla tutta, non li leggo)


[Modificato da LK 18/08/2005 19.37]

stePKER
00giovedì 25 agosto 2005 19:43
Anteprima rilasciata un po' di tempo fa da Recchioni nella [sua stanza] dell'Elite Forum:


Sul numero 11 di Detective Dante appariranno John Doe, M, Leonida e qualche altro personaggio di un certo rilievo.

La storia presenterà i personaggi attravero una visione terrestre (quella di Henry Dante, appunto) e nonostante la storia avrà un certa importanza nella continuity di JD (si incastrerà con il numero 35 della serie di John), non snaturerà in alcun modo il contesto psudo-realistico di Dante.

I disegni saranno di Stefano Landini (che trovate in queste settimane su Lanciostory).



Detto questo, qualcuno di voi legge Detective Dante (per chi non lo sapesse: miniserie Eura, poliziesca, ideata da Bartoli & Reccchioni)?
Io no, e non è per scarsa fiducia verso gli autori, ma insomma, già non avevo troppa volgia di spendere altri 2euroerotti al mese, poi ho leggiucchiato qualche recensione qua e là e non ne ho trovate di entusiastiche.

Però, anche se questa è decisamente un'operazione commerciale (e in realtà è anche giusto che sia così), mi sa che questo numero 11 lo prenderò. Di certo sono riusciti a incuriosirmi.
LK
00giovedì 25 agosto 2005 19:47

Ah, beh... in tal caso terrò d'occhio le uscite di Dante, di cui ho letto i primi due (parere sul primo, [qui]) e lasciato perdere perchè non mi diceva granchè (per non parlare del fatto che lui-proprio-lui mi sta ben antipatico).






[Modificato da LK 25/08/2005 19.49]

LK
00martedì 6 settembre 2005 19:22
#28 - La natura della bestia
Letto ieri, giudizio: ma che è 'sta bruttura?
Letto oggi, giudizio: genialata!

Appurato che in questi giorni difetto più del solito di capacità di discenrnimento, veniamo al numero in questione: lo definirei grottesco sia per la scelta dell'antagonista della storia, quel "mostro" creato da Frankenstein che parla poco, pensa molto (didascalie in quantità) e distrugge tutto quello che gli capita a tiro nella sua ricerca della vendetta sui quelli che lo tenevano prigioniero, ovvero i vertici di quella Fondazione Nuovo Mattino che sta momentaneamente facendo a gara con l'ex morte per la palma di manovratore altrui dell'anno, sia per la scelta di affidare i disegni a Maurizio Rosenweig, che, sebbene non mi piaccia più di tanto per la caratterizzazione dei personaggi, trovo adattissimo per questa storia.
Ma torniamo agli accadimenti: vista la massa di cadaveri inattesi che genera nel suo viaggio e l'apparente invulnerabilità (sia Leonida che Chase non riescono a combinare nulla per fermarlo), costui richiama l'attenzione di JD che, dopo un'interessante chiacchierata con il Dottor Stanley, provvede alla sconfitta della creatura e, già che c'è, comincia a rendersi conto di quanto lavoro abbia fatto la Fondazione senza attirare l'attenzione.
Numero come al solito ricco di citazioni: a parte la creatura di Frankenstein, credo (ma potrebbe essere un'enorme errore, in quanto non ce l'ho sotto mano) che le prime tavole siano prese di peso dall'inizio de "la morte di Superman", poi viene fuori un "è tempo di distruzione" ©Marvel e infine il verboso cacciatore di mostri (di nome Dustin Dark) chiamato - inutilmente - da Stanley per risolvere il suo problema sembra richiamare Dylan Dog.
Uhm... no, in effetti, tra uno squartamento di comparse e l'altro, non è poi così male.

stePKER
00mercoledì 7 settembre 2005 19:51
Un grande numero, grottesco, avvincente, a tratti divertente e brioso e stavolta arricchito dal mostro di Frankenstein. Non certo un capolavoro del fumetto, ma esattamente quello che mi aspetto d da John Doe. La vera genialata sono imho le dida sul mostro: esso lo è suo malgrado e ce lo fa capire chiaramente, ma "la natura della bestia" non è repressa, anzi emerge in tutta la sua forza perché sollecitata dalla voglia di vendetta. Contro di lui un John Doe che a tratti dimostra umanità nel constatare il "trauma" subito da Leonida (violentata brutalmente dalla creatura), e invece è fredda entità nel mezzo del combattimento. Unica pecca: forse il finale è un TANTINO scontato, ma direi che tutto sommato va bene così.
Tante perle cmq in questo bell'albo: i pupazzetti che guardano imberbi lo stupro di Leonida, gli accenni a Le fauci della follia (quanto godono 'sti sceneggiatori a tenerci sulle spine) e dulcis in fundo Dustin Dark... che RICHIAMA Dylan Dog, e alla grande, vista la sua posizione da seduto, la sua professione, le sue scarpe e la sua spalla (Harpo Marx).

E per concludere, lodi al Rosenzweig: col suo tratto grottesco ha illustrato questa storia come meglio non si poteva. Copertina meravigliosa, la prossima anche... ma che lo dico a fare ormai.

P.S. La stampa purtroppo fa decisamente schifo: su molte pagine del mio albo ci sono vistose macchie d'inchiostro [SM=x68121]
LK
00mercoledì 7 settembre 2005 20:41

Scritto da: stePKER 07/09/2005 19.51
Tante perle cmq in questo bell'albo: i pupazzetti che guardano imberbi lo stupro di Leonida,


Ah, ecco... questo pezzo pezzo l'avevo scordato: molto belli.


stePKER
00martedì 7 marzo 2006 21:05
Da ComicUs.it:


Abbiamo appena saputo, dopo aver incontrato Roberto Recchioni nei corridoi di Napoli Comicon, che Giovanni Gualdoni, già autore di Wondercity e L'anello dei settemondi, sarà il primo sceneggiatore ad affiancare la coppia Bartoli & Recchioni su John Doe. Si occuperà del numero 46 della serie, che pare sarà molto importante per la continuity. Che si tratti dell'inizio di una collaborazione?



Chissà se il caro Quantestorie vuole raccontarci un po' del suo nuovo impegno lavorativo, che mi incuriosisce assai (e mi sorprende anche un po', invero) ?
manfroze
00sabato 8 aprile 2006 17:41
Non lo prende più nessuno il buon JD? O vi siete scordati di commentarlo negli ultimi TOT mesi?
Bè, ricomincio io. L'ultimo numero, il 35, vede in scena Mordred, il figlio di John Doe e morte. Si scopre che tutte le divinità minori sono incazzate per l'uccisione di Babbo Natale da parte di JD. Ritornano personaggi che non si vedevano da un pezzo... insomma, una figata, un numero colmo di "continuity", come piace a me. E la trama continua su Detective Dante 11, in puro stile Marvel. :)
stePKER
00domenica 9 aprile 2006 18:06
Re:

Scritto da: manfroze 08/04/2006 17.41
Non lo prende più nessuno il buon JD?



Come no, come no... non lo si può mollare proprio ora che la storia si sta facendo interessante [SM=x68091]

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Comunque sì, appunto, figata è la parola giusta per questo JD 35. Oddio, figata a metà dato che a disegnarlo è Marco Farinelli con il suo tratto semplice ed imo poco espressivo (anni luce avanti comunque rispetto ai numeri 4 e 13, appesantiti all'inverosimile dalle chine di Bertelè).

Paradossalmente però l'inizio a me è parso un po' lentino, con quelle interminabili pagine di dialogo che servono a spiegare per benino il ruolo di Fato, a mostrarci i sospetti vari della compagnia nonchè a far parlare un pochino personaggi che altrimenti finirebbero nel dimenticatoio. Dopo le prime 20 pagine però l'episodio si ripiglia alla grandissima, con il gradito ripescaggio di vecchi personaggi (come se non ce ne fossero abbastanza di nuovi [SM=x68096] ), l'allenamento di Mordred, l'incontro/scontro JD/Tempo, e una bella dose di azione nello scontro finale.

Ma la cosa più bella e importante dell'albo secondo me è l'ambiguità: per il lettore è difficile scegliere con chi schierarsi, con il protagonista e la sua azienda oppure con Morte, Tempo e l'"enfant prodige". In effetti il ragionamento che Tempo fa a cena con John è assolutamente sensato, anzi direi condivisibile; questa guerra che si profila all'orizzonte potrebbe quindi configurarsi come uno scontro tra Predestinazione e Libero Arbitrio. Scontro il cui esito non è assolutamente scontato, visto anche che il Grande Capo sembra idealmente schierato contro il protagonista.

Inoltre nell'albo è affrontato il tema della violenza sui bambini, ed è purtroppo una inquietante coincidenza, dato che di questo tema se ne è discusso (in un modo anche troppo esagerato) su stampa e tv nell'ultimo mese.

Dopo lo sproloquio (per i miei standard), non posso far altro che consigliarvi di comprare Detective Dante 11 (fumetto che in verità non ho mai letto prima) che avra come guest-star proprio JD, e dire, per chi non lo sapesse, che "la cosa migliore" dello speciale in b/n disegnato da Carnevale, sarà uno speciale sempre disegnato da lui, ma di 58 pagine, a colori e cartonato. Inutile dire che qualunque sarà il prezzo, varrà ogni singolo centesimo.
LK
00domenica 7 maggio 2006 00:57
Uhm... tra una cosa e l'altra siamo arrivati al n° 36, "Una strada lunga e ventosa" (chi ha pensato ai Beatles ci ha preso, come si evince dai contenuti speciali).
Questo numero è...
(segue bieco crosspost)

*spoil*

*spoil*

*spoil*

...un'altra deviazione dalla cosiddetta vicenda principale, un'altra bella storia (anche se in effetti faccio fatica a ricordarne una brutta) e un'altra entità minore tanto plausibile quanto fino ad ora immaginabile, almeno da me.
Sembra un po' strano che in un periodo per lui così incerto, John prenda e si conceda un giro sulla Route 66 seguendo l'istinto del momento, ma "fare la cosa giusta" non rientra affatto nel personaggio.
Che poi il tutto si trasformi in un viaggio nella memoria in compagnia di una professionista della selezione dei ricordi, rende la storia ancor più interessante... fino ad arrivare alla conclusione in cui, alla presenza di tutti i suoi fantasmi e di tutti i suoi morti, riesce a scambiare qualche parola e vivere qualche momento emozionante con le donne della sua vita, inclusa la signora Doe che, se ben ricordo, non s'era ancora vista.
Non meno notevole la vicenda secondaria, che vede il notaio Palomar e Leonida continuare a ronzarsi attorno in quella che prima sembra confermarsi come la classica "lui ama lei che ama l'altro e si confida con lui" ma poi, complice un Guerra che da consigli chiarificatori a modo suo, arriva quanto meno a un momento consolatorio.
Ah, in tutto ciò, Mordred e Autumn stanno ancora godendosela... da due numeri fa? [SM=x68119]

Per dirla tutta, ho perfino gradito più del solito i disegni della Barletta, che, sarà impressione mia, ma su Detective Dante mi quadra ben poco.

[Modificato da LK 07/05/2006 0.58]

Wago
00venerdì 13 ottobre 2006 23:17
JD #40/41
Purtroppo mi sono perso due o tre JD estivi, quindi ora faccio parecchia fatica a seguire la trama principale. A giudicare dagli ultimi due episodi, la serie si fa sempre piu' strampalata e intricata, e non so davvero piu' cosa aspettarmi. O meglio, non so cosa non aspettarmi, visto che ormai ci si puo' attendere di tutto, sia a livello di trama che di stile narrativo.
"Processo a John Doe" si muove su binari alla Promethea, fortunatamente con meno ambizioni ma senza dubbio parecchio stralunato. Buoni i personaggi che accompagnano JD nell'esplorazione del Regno, e azzeccate anche le ambientazioni e gli incontri. I disegni non mi hanno convinto troppo, almeno per quanto riguarda i personaggi preesistenti, ma avete notato la Gungan a pagina 88?
"Nella Gabbia" continua il trend del "numero di John Doe senza John Doe": come nel precedente, John Doe e' al centro dei riflettori, ma non sulla Terra, dove si preparano eventi che presto saranno determinanti. Poco da dire sulla gestione della storia, davvero buona nonostante lo "stallo" narrativo comportato dalla trama. Si perde un po' l'occasione di fare un numero un po' piu' profondo e introspettivo del solito, ma tant'e': c'e' abbastanza carne al fuoco da non potersi lamentare. Tocco di classe, JD che completa il Galeone...
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