Direi che i polacchi e gli ucraini ce l'hanno bellamente messa in quel posto, col patrocinio di Monsieur Platini.
CARDIFF APR - Italia battuta, e' sorpresa per Euro 2012: vincono Polonia ed Ucraina Pur avendo ricevuto il minor numero di voti, sette, nella prima 'scrematura' del novembre 2005 a Malta, dove l'Uefa ridusse a tre le candidature per Euro 2012, e' la candidatura di Varsavia e Kiev ad aggiudicarsi la manifestazione Uefa a discapito della superfavorita Italia, reduce dalla vittoria al Mondiale ma anche dagli scandali di Calciopoli. E appena uscita da un lungo periodo commissariale, con la nuova presidenza federale di Giancarlo Abete. Avere Euro 2012 vuole dire, secondo Varsavia e Kiev, avviare un vasto piano d'investimenti nei due paesi, per consolidarne le infrastrutture e lanciarne le attrattive turistiche. La candidatura era alla vigilia considerata interessante anche perche' focalizza l'attenzione su una parte dell'Europa in cui c'e' una grande passione per il calcio, e che per questo vuole assolutamente svilupparsi anche attraverso l'organizzazione del torneo continentale. L'Europa guarda a Est, e la Uefa di Michel Platini guarda ai paesi piccoli. Per Euro 2012 al suo paese si e' molto speso, con tanto di lettera a Michel Platini, il premio Nobel Lech Walesa, mentre ilministro dello sport polacco Tomasz Lipiec si affrettava a sminuire il peso dei recenti scandali che hanno portato alla retrocessione, per match truccati, di alcune squadre come Arka Gydnia, Gornik e Kszo Ostrowiec. Grigorij Surkis, membro ucraino dell'Esecutivo, ha dovuto invece fare fronte alla situazione politica del suo paese: appena poche ore fa il premier Viktor Ianoukovitch ha evocato la possibilita' di un impeachment per il presidente Iuschenko. Sul piano organizzativo, Polonia e Ucraina offrono una buona situazione degli stadi e diversi punti interrogativi sul piano dei trasporti. Nuovi stadi sono previsti in Polonia, a Varsavia (77mila posti, impianto pronto nel 2009), Wroclaw e Danzica, mentre in Ucraina ne avra' uno da 55mila spettatori Donetsk, citta' gia' dotata di un'altra arena da 40mila posti, scelta come 'riserva'. Nuovo stadio anche a Dnipropetrovsk, mentre a Kiev l'Olimpico verra' ampliato a 83.300 posti. Altre sedi saranno Lvov, Chorzow e Poznan. Cracovia e Odessa sono pronte a subentrare solo in caso di bisogno. Punti deboli di questa candidatura, rilevati a suo tempo anche dagli 'ispettori' dell'Uefa, sono le carenze infrastrutturali, in primis i trasporti (pochi i collegamenti tra le sedi interessate) e le sistemazioni alberghiere. Si calcola ad esempio che tra lo stadio di Gdansk in Polonia e quello di Donetsk in Ucraina ci sono 2.000 chilometri di viaggio, e solo 23 di autostrade. Ora ci sono cinque anni di tempo per colmare quella distanza.