In calce ad una dedica

pensa quasi di dire è notte
e poi sorvolare l’oceano

quand’è giorno
che ti manca il carburante
nelle vene e prendi un bitter
rosso seduto sulla piazza
del paese e la farfalla a due ali
si posa sul limite del tavolo
alla tua sinistra sfiorando il
quotidiano locale che tu leggi
senza occhiali alla tua destra
in bianco e nero senza corsivo
e sudi freddo per la notizia
di tre giorni fa mentre l'orologio
del campanile ancora suona le due.

...e l'orologio batte
inesorabilmente le ore
che si riempiranno dei problemi
di altri che ti cercheranno
perchè tu possa offrire un ristoro
al loro animo e tu
continui a chiederti
quando qualcuno lo farà con te...
E sognerai che sia già notte e
tutto taccia...

Flora (indegnamente...ma è la mia giornata)

..
(certo che puoi)


solo che tu cerchi di raddrizzarle il senso e io invece di soffermarmi proprio sull'inutilità di proseguire in quella meticolosità dell'effimero


è la tua giornata? cioè il tuo compleanno?

sarà perchè di effimero nella mia giornata ce n'è poco? o perchè l'abitudine all'effimero non te lo fa più riconocsre come tale? ( in questo secondo senso mi preoccuperei di quella che sono)

magari il mio compleanno...ce ne vuole....

Flora

Innanzi tutto hai una pazienza tu da far invidia ad un elefante, simbolo estremo, per me, della pazienza, l’elefante.
Poi hai una umiltà che da sola dà il senso della poesia.
E poi questo tuo slancio a voler cingere il tuo amato anche di ghirlande di frasi armoniose, fanno di te una donna.
La tua femminilità si legge tra i tuoi versi, nella sua concretezza sostanziale.

In te l’effimero se c’è, è solo nella pazienza di aspettarlo (aspettare lui). ( ci ho preso?)

Ti sorrido.

walter